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Lucani Insigni 2017, Vicente Scavone

28 agosto 2018, 12:14

A capo dell’industria farmaceutica più importante del Paraguay fondata da suo nonno originario di Tito, Vicente Joseph Scavone Cardenas si dichiara fortemente legato alle sue origini. “Tito per me è il centro del mondo”

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(ACR) - E’ a capo della prima industria farmaceutica del Paraguay “Lasca Laboratorios”, Vicente Joseph Scavone Cardenas è tra i “Lucani Insigni 2017” premiato con una onoreficenza dalla Commissione del premio istituito con legge regionale.

L’impresa familiare fu fondata da suo nonno, don Vicente, che circa un secolo fa, e a soli dieci, emigrò ad Asunciòn per inseguire un sogno: produrre farmaci. Prima di allora, infatti, i medicinali erano solo di importazione. Con il passaggio dalla distribuzione delle medicine alla produzione diretta, Don Vicente fece la sua fortuna. In un contesto storico profondamente mutato, la dirigenza dell’azienda, fondata nel 1934, segna un nuovo passo con le esportazioni. I farmaci Lasca sono richiesti e prodotti per le multinazionali che si affidano alla loro qualità, in Argentina, Cile, Uruguay, Ecuador, Guatemala, Belize, Bolivia. La nuova stagione di successi per l’azienda è da attribuire anche a Vicente Joseph Scavone Cardenas, nipote diretto di quel “visionario” che continua a essere per lui punto di riferimento ed esempio di vita.
Vicente Joseph Scavone Cardenas è nato ad Asunciòn il 28 dicembre del 1962. E’ sicuramente un imprenditore di successo ma è, soprattutto, come traspare evidente dal suo sguardo fiero quando parla della sua famiglia, un marito e padre felice. E’ sposato con Astrid Dominguez e hanno 4 figli. Antonella, 25 anni, è un architetto, e frequenta un Master all’Accademia di Architettura dell'Università della Svizzera Italiana a Mendrisio. Parla spagnolo, inglese e italiano. Giuliana, 21 anni è una studentessa di Chimica e Farmacia presso l’Università Nazionale di Asunción. Parla spagnolo, inglese e italiano. Allegra, 18 anni, studierà Lingua Italiana a Firenze mentre si prepara ai test di ingresso per Disegno Industriale all'Università di Milano. Parla spagnolo e inglese. Vicente Osvaldo, 15 anni, frequenta la scuola di San Andrés ad Asunción. Parla spagnolo e inglese.

Chimico-farmacista, Vicente Joseph si è laureato all’Università nazionale di Asunción nel 1985. Ha frequentato uno stage in Germania nei laboratori di Grunenthal, a Stolberg e, nel 1991, ha conseguito il master in Business Administration (MBA), all’'Università Cattolica e INCAE, ad Asunción. Nel suo curriculum anche corsi di amministrazione agraria in Paraguay e in Israele, a Tel Aviv dove si è specializzato su "Progetti imprenditoriali non tradizionali nelle aree rurali".

“Mio nonno - ci racconta Vicente Joseph - ci ha lasciato in eredità un’impresa che rappresenta i sacrifici di una vita intera, una realtà che abbiamo ‘curato’ con determinazione e passione fino a farla divenire la ‘Lasca Laboratorios’. Ma il lascito più prezioso e che custodiamo gelosamente è l’amore per il lavoro. Lo sforzo di mio nonno è passato di generazione in generazione, con i suoi figli Pascual, Augusto (mio padre) e Josefina, e poi a noi nipoti”.

L’orgoglio di Vicente oggi, è quello di dire che il Paraguay non è più il fanalino di coda, ma è riconosciuto per la qualità e per la certificazione dei suoi medicinali. E’ durante la sua direzione che viene progettato e inaugurato il terzo impianto a San Lorenzo. Attraverso una joint venture con una importante impresa farmaceutica argentina, sul campo da 30 anni e che esporta in 40 Stati, la “Vicente Scavone & Cia” ha stretto un’alleanza preziosa per la prima produzione di prodotti biotecnologici in Paraguay, in grado di curare malattie complesse, come diversi tipi di cancro, sclerosi multipla, osteoporosi, grazie alla dotazione di attrezzature europee di ultima generazione. “La mia speranza – ha detto il vicepresidente di Lasca - è la possibilità di abbattere i costi dei farmaci”.

In Paraguay Vicente è una personalità, assieme alla sua famiglia, non si contano le attestazioni e i riconoscimenti. Il suo nome è anche il marchio rappresentativo di circa sessanta farmacie sparse per la capitale. Praticamente è impossibile non conoscere questo tipico cognome italiano. Cognome legato anche al mondo del calcio, addirittura con due diverse società. “Mio nonno, è stato pioniere di tutto - ha spiegato con orgoglio Vicente -. A soli 20 anni era il primo italiano a fare il suo ingresso tra le posizioni organizzative in una società di calcio: il ‘Club Olimpia’, il più titolato nel panorama paraguayano”. Anche suo padre, Augusto, chimico e commercialista, per tanti anni alla presidenza di Lasca, negli anni ’70 fu presidente del ‘River Plata Club’. Vicente che segue con passione il calcio e ama praticarlo, è tifoso della squadra di cui fu socio il nonno. Ama praticare questo sport, e confessa di sfigurare se paragonato al talento di suo figlio. Non è un caso che un campo di calcio sia stato messo all’interno del grande stabilimento.

In un paese in espansione, ma ancora dalle forti contraddizioni, i risultati raggiunti sotto la direzione di Vicente Joseph sono sorprendenti. Azioni concrete di solidarietà, politiche del lavoro innovative, c’è tanto da raccontare sulla sua persona. Un imprenditore che esercita così bene il ruolo di ambasciatore della lucanità nel mondo. Perché non è affatto scontato il suo sentirsi lucano, un sentimento tramandato ai suoi figli, terza generazione nata e cresciuta ad Asunciòn. “La convinzione che attraverso il duro lavoro e il sacrificio si possono ottenere risultati sorprendenti l’ho imparata dall’esempio del nonno”.
Non lo ha detto soltanto a Venosa per gratitudine, accompagnato a ritirare il premio dalla sua famiglia. Lo ripete in più occasioni, in Paraguay, ad esempio, pronunciò esattamente le stesse parole, durante l’anniversario per gli 80 anni della impresa. A lui il compito e l’onore di ricordare la figura di don Vicente. A San Lorenzo, sede degli impianti Lasca, conoscono sicuramente la Basilicata raccontata nella biografia di quel grande pioniere lucano che dal centro della capitale decise di insediare più in periferia il primo grande laboratorio allo scopo di penetrare maggiorente il mercato. Nella sede di Lasca, le bandiera paraguaiana e italiana sventolano insieme.

All’interno del grandissimo complesso la figura di don Vicente, è l’icona della storia aziendale. E’ un’onorificenza ricca di significato per Vicente, attivo nell’associazione dei Lucani in Paraguay, ad Asunciòn. “C’è una comunità molto numerosa - ha detto. Sono persone dal temperamento forte, ben posizionate nella società, ognuno offre il proprio contributo per rinsaldare i legami con la Basilicata”. Vicente, come altri, ha accolto nei suoi laboratori alcuni ragazzi di Tito, in viaggio per una esperienza di scambio culturale. I rapporti con il paese ci sono ancora, come conferma lui stesso. Per anni della sua infanzia, ha spiegato, alcuni componenti della famiglia come la zia Antonietta, promuovevano naturalmente lo scambio, a distanza di tanti anni quel legame resiste al tempo e alle distanze. Paraguay e Basilicata hanno in comune le bellezze naturali, sottolinea il dirigente di Lasca. Suo fratello Augusto, ha spiegato, è tra gli investitori di un nuovissimo ‘Parco Avventura’ dove è possibile praticare sport estremi come rafting, discesa in corda doppia di 30 metri, vie ferrate “Non ci sono solo le famose cascate tra Argentina e Brasile, anche il Paraguay, può offrire altrettante bellezze, e lo stesso può fare la Basilicata con le sue risorse di cui dispone. Sarebbe bello avviare una alleanza con la regione da dedicare al tema dell’ecoturismo”.

Vicente Scavone ritira il premio accompagnato sul palco dalla sua primogenita che parla molto bene l’italiano. “Per la mia famiglia, Tito è davvero il centro del mondo. Sono onorato del premio nel quale mi riconosco, perché sento di essere lucano. Per me vuol dire tutto quello che nonno ci ha insegnato, dal suo esempio sono partito per tramandare le stesse cose anche ai miei figli”.
“Il futuro del paese sarà l’industria nazionale delle medicine”. Era questa una delle più celebri frasi usata spesso dal fondatore di Lasca. A otto decenni da allora la Vicente Scavone & Cia, è l'industria farmaceutica numero uno in Paraguay: “La nostra qualità, la tua sicurezza” è il suo motto. L’azienda che ha circa 800 dipendenti, è rinomata per avere all’interno un asilo nido, con 40 culle per permettere ai genitori lavoratori una qualità della vita migliore. Lasca è anche l’azienda dove una volta all’anno si festeggia il Family day. Anche lo sport crea benessere e il grande campo da calcio negli spazi attorno allo stabilimento ne è un’altra testimonianza. L’impresa, insomma, non si limita solo alla produzione e alla commercializzazione di farmaci, ma pratica una filosofia per migliorare le condizioni di vita, a partire dal proprio personale.

E’ per questo che le istituzioni del Paraguay seguono con interesse i risultati raggiunti dalla “Scavone Corporation”, Vicente ha incontrato il ministro della Salute in Paraguay al quale ha consegnato in simbolo dell'impegno di Lasca per la salute pubblica, 6mila unità di fiale di un medicinale per curare le gravi infezioni. All’inaugurazione dell’impianto di prodotti biotecnologici era presente anche il capo dello Stato: così come avvenne il primo marzo del 1935. quando don Vicente inaugurò il suo stabilimento.

Sono diverse le iniziative portate avanti in campo sociale, come il sostegno al diritto allo studio con residenze universitarie per 40 studenti di medicina, la gestione di 25mila prescrizioni a persone indigenti con contributi per i dispensari medici, fino alla prevenzione cardiovascolare in collaborazione con le istituzioni. Vicente Scavone ha stretto intese per sostenere le famiglie paraguaiane in difficoltà economiche, ed è in prima persona impegnato nel sostegno alla ricerca. E’ un grande sostenitore di Telethon rivestendo la qualità di tesoriere. Le diverse unità di business della Corporation Scavone, producono in media 3milioni di prodotti finiti al mese. Il più venduto è un noto un ibuprofene, per il quale Vicente Scavone ha ritirato il premio Top Mind 2017. “Il medicinale - ha spiegato - per molti anni è stato vietato in Paraguay, oggi è leader non solo tra l’ampia varietà di farmaci prodotti dall’azienda, ma è tra i marchi più venduti e riconosciuti dai consumatori nel paese”.

Il premio istituito dal Consiglio regionale della Basilicata ha portato alla luce un’altra storia di successo, che ha alle spalle il fenomeno della migrazione degli anni passati. Dalla piccola cittadina della provincia di Potenza, particolare fu il fenomeno migratorio verso lo Stato dell’America meridionale. Una storia di sacrifici e coraggio, oltre che di grande determinazione. Oggi se ne colgono i frutti. Se tre generazioni da don Vicente ad oggi sono trascorse, il tempo non ha cancellato la memoria. Dei traguardi raggiunti dall’impresa familiare, parte del merito va a Vicente Scavone, ma sulla divulgazione della lucanità, invece, è lui, Vicente Joseph Scavone Cardenas, il pioniere e non ha rivali in famiglia, neppure con suo nonno. (R.N.)



BIBLIOGRAFIA
• Historia di Lasca https://www.youtube.com/watch?v=2nx8J5nN4j4
• Lasca, empresa familiar exitosa l Dr. José Vicente Scavone pincelad de la historia de la empresa familiar, ABC Color http://www.abc.com.py/edicion-impresa/economia/lasca-empresa-familiar-exitosa-y-con-70-anos-en-el-mercado-846696.html
• L’emigrazione italiana in Paraguay: una piccola ma significativa presenza di Odoardo Bussini Dossier: Italie altre. Immagini e comunità italiane all’estero www.altreitalie.it/ImagePub.aspx?id=79598
• www.economia.com.py/.../ofreceran-rubros-biotecnologicos-a
• http://www.mspbs.gov.py/salud-publica-recibe-importante-donacion-de-medicamentos/
• http://www.ultimahora.com/la-empresaria-rubi-scavone-fallecio-ayer-n1051261.html








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