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BLASI (SDI): SOCIALISTI IMPEGNATI AD AFFRONTARE IL DOPO OBIETTIVO 1

07 luglio 2003

Dichiarazione del Segretario regionale dei Socialisti democratici italiani

© 2013 - socialisti.gif

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(ACR) - "Le dichiarazioni del commissario europeo per la politica regionale Michel Barnier sull'uscita della Basilicata dall'Obiettivo 1 giungono alla vigilia della "sessione comunitaria" che il Consiglio Regionale dedicherà martedì 8 luglio prossimo, al termine di un lungo e produttivo processo di confronto tra le parti sociali, le autonomie locali, i nuovi soggetti della programmazione e dell'attuazione degli interventi comunitari che si è svolto, nelle settimane scorse, con un ciclo di convegni e conferenze. Se dunque la Regione Basilicata non è certamente colta impreparata dalla "scadenza" - e il dibattito di martedì ne è un'ulteriore prova - per quanto ci riguarda come socialisti siamo impegnati a contribuire alla realizzazione della strategia che ci consenta di affrontare, nel migliore dei modi, la nuova fase del 2006, del dopo Obiettivo1. Intanto, cogliamo dalle parole di Barnier una novità: viene annunciata, per la prima volta in maniera meno sfumata, dal commissario europeo una sorta di corsia preferenziale per la Basilicata che lo stesso Barnier definisce Obiettivo1-bis, un accompagnamento diverso (ci auguriamo) per qualità e quantità di misure comunitarie rispetto per esempio alla Sardegna. Questa nuova attenzione per la situazione lucana ci conforta e rappresenta un ulteriore stimolo per la Regione Basilicata, innanzitutto a chiudere il Por 2000-2006 raggiungendo gli obiettivi che ci siamo posti a partire dalla "premialità", per tutti gli "assi strategici" individuati. Ciò comporta una migliore messa a punto della nostra Cabina di regia e il superamento di qualche difficoltà e ritardo che in alcuni settori si verificano. Nel dibattito tuttora in corso sulla politica di coesione dell'Ue anche per effetto dell'allargamento ai Paesi e alle regioni più svantaggiati, la Regione Basilicata è chiamata dunque a svolgere un ruolo importante che da "modello" per le altre Regioni del Sud e del nostro Paese si traduca, nell'attuale nuova fase politico-istituzionale, in nuova responsabilità. Questo significa guardare con maggiore attenzione al processo di europartenariato nell'area del Mediterraneo che è uno dei temi forti della Presidenza italiana all'Ue e che deve vedere il nostro sistema delle autonomie locali, le nostre imprese (specie quelle piccole e medie ed artigiane) avviare accordi di cooperazione con i soggetti istituzionali ed economici dell'altra sponda del Mediterraneo. La Basilicata, in proposito, può diventare un ponte di collegamento".

Redazione Consiglio Informa

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