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(RegioneInforma) INCENTIVI ALLA QUALITA' NELLE PICCOLE E MEDIE IMPRESE LUCANE

15 luglio 2004

© 2013 - imprese.jpg

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(ACR) - La Legge 488 del 1992 risulta uno dei principali strumenti adoperati per favorire l'incremento produttivo, economico e occupazionale del Paese. Con questa legge il Ministero delle Attività Produttive eroga alle aziende italiane contributi a fondo perduto per far fronte a investimenti nei settori dell'industria, del turismo e del commercio. Periodicamente vengono finanziati interventi di ammodernamento, ristrutturazione, riconversione e trasferimento di impianti esistenti alle aziende che ne fanno richiesta. Ai principi della 488 si ricollegano anche diverse iniziative locali finanziate dalle Regioni o dalle Camere di commercio. È in questo ambito che rientra il bando emanato lo scorso agosto dalla Regione Basilicata per lo sviluppo dei sistemi di qualità, ambiente, sicurezza ed etica nelle piccole e medie imprese lucane. Obiettivo prefisso: promuovere in maniera diffusa tra le PMI ubicate sul territorio regionale la cultura della certificazione. È stata così prevista l'erogazione di incentivi pari a 4 milioni di euro per finanziare programmi aziendali volti ad ottenere il rilascio delle certificazioni dei sistemi di gestione per la qualità, secondo la norma UNI EN ISO 9001, e dei sistemi di gestione ambientale, secondo la norma UNI EN ISO 14001 e/o il Regolamento europeo Emas. Il contributo concesso alle imprese consiste in una sovvenzione a fondo perduto pari al 50% delle spese riconosciute ammissibili per i costi relativi al rilascio della certificazione da parte degli organismi accreditati, e al 50% del totale delle spese di consulenza ed acquisizione di software nel limite massimo del 200% del contributo concesso sui costi relativi al rilascio del certificato. Ma la certificazione è solo una delle fasi in cui si concretizza il percorso della gestione della qualità e dell'ambiente da parte delle aziende poiché una volta ottenuta, la certificazione deve poi essere mantenuta nel tempo. In caso contrario sarà l'immagine stessa che l'azienda ha acquisito certificandosi a venirne danneggiata. In poche parole, la certificazione si traduce in una serie di benefici diretti e indiretti che l'impresa acquisisce attuando un sistema di gestione. Il conseguimento della certificazione diviene infatti parte di un processo ben più ampio che implica e prevede un radicale mutamento di tutte le fasi operative di tutti i settori dell'impresa. Guardandola così la certificazione diverrebbe una fase di visibilità e di garanzia verso l'esterno profuso dall'azienda. Deve essere però una visibilità fondata su basi solide e durature perché possa tradursi in vantaggio competitivo consolidando la presenza di un'impresa sul mercato o addirittura aprendogliene di nuovi. In tal caso la certificazione di qualità diverrebbe requisito indispensabile per l'accesso. L'ente italiano che da anni si occupa dell'emanazione di norme tecniche e della partecipazione di esperti ai tavoli ISO è l'Uni. I requisiti dei sistemi di gestione per la qualità e per l'ambiente sono rispettivamente definiti dalle Uni En Iso 9001 e Uni En Iso 14001. Tutte le altre norme sono di supporto a questi sistemi. Si tratta in definitiva di razionalizzare e ottimizzare i processi produttivi e gestionali di un'impresa in un'ottica di miglioramento continuo. Prima si definisce una politica aziendale, poi si fissano degli obiettivi, in seguito si procede monitorando continuamente il raggiungimento di questi obiettivi nel tempo. L'attuazione di un sistema di gestione spesso prevede la necessità di rivolgersi a consulenti esterni, in quanto il più delle volte non sono disponibili risorse interne all'azienda da dedicare allo scopo. Ma se si riesce a costruire un sistema di gestione in grado di ridurre i costi, di annullare le difficoltà di comunicazione interne ed esterne all'azienda e di ottimizzare le risorse, il beneficio che se ne trae è veramente notevole. Esiste tuttavia una possibilità di rischio: ossia che il sistema funzioni solo su carta senza trovare riscontro nella realtà pratica, e certo di carta se ne produce tanta in termini di manuali e di procedure spesso sovradimensionate alle reali necessità. Se si riesce però a costruire un sistema snello e funzionale si sarà certamente anche in grado di rispondere a qualunque tipo di esigenza. Nel caso dei sistemi di gestione ambientale i benefici si tradurrebbero in un maggior rispetto dell'ambiente, riduzione dei costi di acquisizione delle materie prime, ma anche riduzione dei costi energetici, ottimizzazione delle risorse idriche e delle spese di smaltimento dei rifiuti. Non è un caso del resto che le certificazioni dei sistemi qualità e ambientali si stiano diffondendo con un buon ritmo un po' in tutte le regioni del Mezzogiorno d'Italia, forse anche grazie agli incentivi stanziati. (K.S.)

Redazione Consiglio Informa

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