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Leggieri: Aql, altra pesante eredità del passato governo

18 luglio 2019, 16:47

Il consigliere regionale M5s: “Acquedotto lucano vuol pagare i suoi debiti con l’aumento delle tariffe? un’altra pesante eredità della vecchia amministrazione. Bardi dia segnali di discontinuità”. Interrogazione per chiedere i motivi dell’aumento

(ACR) - “Le associazioni dei consumatori e tantissimi cittadini hanno segnalato in questi giorni l’aumento delle tariffe applicato da Acquedotto lucano alle bollette dell’acqua.  Si tratta di un aumento di circa il 16 per cento”.
A segnlarlo il consigliere regionale del Movimento cinque stelle, Gianni Leggieri, che comunica : “Provvederò a depositare un’interrogazione per richiedere ufficialmente quali siano le motivazioni tecniche ed economiche che hanno portato a questo aumento”.

“Ricordo che a gennaio – afferma Leggieri - l’amministratore unico di Acquedotto lucano (AQL), Giandomenico Marchese, ha nominato il ‘nuovo’ direttore generale, Enrico Gerardo Marotta, ingegnere idraulico, già dirigente a tempo indeterminato della Società. Voglio ricordare che Marotta ha già ricoperto dal 2005 al 2015 l’incarico di direttore generale di Acquedotto lucano, la più grande azienda pubblica della Basilicata e tra le principali utility del Mezzogiorno nella gestione del sistema idrico integrato, per dimensione, complessità e numero di Comuni serviti. Ricordo, anche, che il capitale sociale è attualmente detenuto dalla Regione e da 119 Comuni che hanno versato simbolicamente un euro per ciascun residente. Parliamo, quindi, di una società ago della bilancia nella spartizione di potere in atto da decenni nella nostra regione e che si è accentuata a ridosso delle elezioni regionali, nonostante il regime di prorogatio e la legislatura abbondantemente scaduta”.

“La società dal 16 maggio 2018 – continua l’esponente M5s - è guidata dall’amministratore unico, Giandomenico Marchese. La sua candidatura fu presentata da venti Sindaci in rappresentanza del 70 per cento dell’assemblea, oltre che dall’ormai ex presidente, Marcello Pittella, che in questo modo decise di affidare Acquedotto lucano proprio ad uno dei ‘suoi’ direttori generali. Un’altra pesante eredità della vecchia amministrazione”.

“A poche settimane dalle scorse elezioni regionali – aggiunge Leggieri - fu evidente che per il Partito democratico e soci l’occupazione delle postazioni di potere, era divenuto l’unico obiettivo, affinché si mantenesse in piedi il ‘Sistema’. Voglio ricordare ancora una volta le nomine dei direttori generali nella Sanità lucana, che oggi hanno portato al ‘caso Barresi’. Adesso tocca a Bardi ed alla sua amministrazione dare dei segnali forti e concreti di discontinuità – sostiene Leggieri - perché i cittadini lucani non possono più pagare le inefficienze dei manager scelti dalla politica. C’è bisogno di scelte politiche forti – conclude - che rompano definitivamente con un passato purtroppo caratterizzato da fallimenti e problemi mai risolti”.

dt

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