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Accordo Ispra-Arpab, Polese: “Perché Costa non ha firmato?”

03 luglio 2019, 21:02

“Abbiamo chiesto al presidente della Commissione di acquisire tutta la documentazione al fine di comprendere se questa diversa modalità amministrativa attenui il livello di intensità della tutela ambientale”

(ACR) - Vogliamo sapere dal Ministro Costa perché non ha voluto firmare per la prima volta gli atti d'intesa tra Ispra e Arpab”. Così il vicepresidente del Consiglio regionale Mario Polese (Comunità democratiche – Pd) a margine della riunione della Terza Commissione consiliare.

Polese, annunciando la presentazione di una interrogazione in Consiglio, spiega la questione: “In materia di tutela e monitoraggio ambientale c'é stato un nuovo accordo tra Arpab e Ispra. La novità però è che si passa da un Accordo quadro a semplici protocolli d'Intesa. Per questo abbiamo chiesto al presidente della Commissione, Piergiorgio Quarto, di acquisire tutta la documentazione al fine di comprendere se questa diversa modalità amministrativa attenui il livello di intensità della tutela ambientale”.

“C'e poi una seconda terribile sorpresa”, aggiunge Polese, che dichiara: “Ho inoltre, chiesto al presidente Quarto di scrivere all'assessore Rosa affinché possa avviare una interlocuzione ufficiale con il ministero dell'Ambiente, per comprendere le ragioni di un diniego notificato all'Arpab peraltro in maniera indiretta, come si apprende dall'audizione del Direttore dell'agenzia Iannicelli. Mai, con i governi precedenti, la nostra regione ha subito tali umiliazioni istituzionali”.

“Siamo stati anche ignorati – sottolinea il vicepresidente del Consiglio regionale - da un Ministro 5 stelle che, come al solito, quando si tratta di chiacchiere è pronto a piacevoli passeggiate in terra lucana, ma poi alla riprova dei fatti concreti viene puntualmente meno. Vogliamo sapere perché. Il perché di un'azione così scellerata quanto inaudita”. “Abbiamo chiesto al presidente Quarto – conclude Polese - di attivarsi prontamente per acquisire ogni documento utile ed avviare le opportune interlocuzioni. La Basilicata merita rispetto e non le mortificazioni di questi cialtroni”.

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